Denti bianchi e alito fresco sono da sempre un obiettivo ambito, a partire dagli egizi che mescolavano sale, pepe, foglie di menta e fiori di iris. La pasta dentifricia così come la conosciamo nasce pero agli inizi XX secolo, ma è solo nel secondo dopo-guerra che il sapone è stato sostituito da tensioattivi industriali.
La maggior parte dei dentifrici ora in vendita nei supermercati, oltre a contenere tensioattivi, è farcita di additivi, dunque, ogni volta che ci si lava i denti con un dentifricio del genere, le mucose della bocca vengono a contatto, oltre che con tensioattivi, con più di 10 additivi, tutti di sintesi.
FASE A:
Idrolato di menta: 61 g
Estratto di aloe concentrato X200: 0.3g
Gomma xanthana: 1 g
Glicerina vegetale: 5 g
FASE B:
Bicarbonato di sodio: 10 g
Argilla bianca: 10 g
Sale marino integrale: 5g
Polvere di radice di liquirizia: 5 g
Polvere di clorofilla: 1 g
FASE C
Olio essenziale di salvia 25 gocce
Olio essenziale di tea tree 20 gocce
Olio essenziale di menta 3 gocce
Cosgard: 0.6 g = 19 gocce
PROCEDIMENTO
ARGILLA BIANCA: proprieta’ assorbenti, antisettiche e battericide.
SALVIA: proprietà sbiancanti e serve per mantenere l’alito fresco.
MENTA: l'infuso di menta, oltre ad essere un'ottima bevanda rinfrescante, è in grado anche efficacemente di combattere il mal di denti e infiammazioni alle gengive.
LIQUIRIZIA: combatte la carie.
BICARBONATO: la prima e più conosciuta virtù del bicarbonato è la sua proprietà di sbiancamento dentale. L’unica raccomandazione è quella di non lavarsi i denti col bicarbonato troppo spesso, in quanto si rischia di rovinare lo smalto.
CLOROFILLA: ricca di magnesio, dotata di proprietà antiossidanti ed antianemiche.
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