giovedì 22 settembre 2011

ESTRATTO ALCOOLICO (TINTURA CLASSICA) DI LAVANDA (Alice T.)

FORMULA
Tintura classica 1:5
A macero per 8 giorni
(alcool 60°)

20 g lavanda secca            
48,19 g alcool
39 g acqua
PROCEDIMENTO
Dopo aver diluito l'alcool, mettere la droga  a macerare 8 giorni.
MODO D'USO
Applicare sulla pelle con un tamponcino di cotone. Si può utilizzare nei preparati cosmetici come attivo purificante massimo al 2%

Ottimo per preparazioni cosmetiche per tutti i tipi di capelli e di pelle. Potente battericida ed antinfiammatorio, favorisce la cicatrizzazione di piaghe e ferite, purificante e antisettica.  La tintura viene usata per frizioni sui capelli grassi.

11 commenti:

  1. Ciao e complimenti per il fantastico blog!
    potete spiegarmi la differenza tra la tintura di lavanda e l'olio essenziale? non tanto per il procedimento, quanto per gli effetti..

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  2. Olio essenziale e tintura madre sono prodotti diversi. L'o.e. viene ottenuto soltanto per distillazione o spremitura nel caso degli agrumi, tutti i prodotti ottenuti con altri metodi non possono avere la denominazione o.e. Per ottenere anche poche gocce di questo prodotto vengono usate grandi quantità di pianta, perci l'o.e. è un prodotto molto attivo. L'o.e. è una miscela complessa di molte sostanze chimiche (terpeni, fenoli e altri) e questo spiega le differenti azioni che possono avere sull'organismo. Non tutte le piante producono oli essenziali.

    Mentre la tintura madre è un termine che si utilizza in omeopatia per descrivere il preparato ottenuto a partire dalla droga fresca messa a macerare in una soluzione idroalcolica con una determinata proporzione da cui poi si partirà per fare le diluizioni centesimali, i CH che seguono il nome della pianta nei preparati omeopatici. Nella tintura madre pu esserci una parte di olio essenziale, non esclusivamente quello, e altri composti, e sicuramente la quantità di olio essenziale è molto ridotta rispetto all'o.e. putro. Per questo le dosi sono decisamente maggiori.

    Per è appunto un termine omeopatico, in erboristeria si parla di tintura senza il termine madre, per descrivere quei prodotti ottenuti per macerazione della droga in soluzioni idroalcoliche o vino. Cambiano dosi e tecniche.

    Quando utilizzare una o l'altra dipende da molti fattori, dal tipo di problema, dal tipo di pianta etc..

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  3. si può fare anche di camomilla? se si, quanto lo si deve lasciar macerare? noto che ogni pianta ha un suo macero anche se la ricetta generale è di 20 giorni. Grazie

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    1. Ciao Aileen,
      leggi qui: http://www.galenotech.org/camomilla.htm

      "Tintura: si prepara macerando per 8 giorni 20 g di fiori sminuzzati in 100 g di alcol a 70°. Filtrare e conservare in bottiglia di vetro scuro con contagocce".

      *Ele*

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  4. Salve,
    ho un dubbio circa la gradazione dell'alcool a 60°. Le dosi riportate nella formula di acqua e alcool (96°?), consentono già di ottenere una soluzione di alcool a 60°? Oppure devo prima diluire l'alcool fino a 60° e poi utilizzare le dosi della ricetta di acqua, alcool e droga?
    Grazie

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  5. Segui la formula così com'è scritta, il calcolo è già stato fatto se usi alcool tipo buongusto.

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  6. Ho in casa una bottiglia di estratto idroalcolico alla lavanda vorrei utilizzarlo x farmi un tonico ma non so come hai x caso un suggerimento da darmi grazie

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  7. Puoi usarlo al 2/5% diluito in acqua, aggiungendo il conservante.

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  8. Ho sentito che la tintura madre di Lavanda può essere usata al posto del conservante per conservare Creme. Mi sembra strano. Voi che ne dite?

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  9. L'alcool si può usare come conservante, ma per fa si che quello contenuto nella tintura esplichi il suo dovere bisognerebbe metterne tanto, quindi col rischio che l'emulsione non regga.

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  10. Come si fa a portare l'alcool buongusto a 70 gradi per fare la tintura madre di camomilla?

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