Gli agenti umettanti, sono impiegati come antidisidratanti per le formulazioni di creme, detergenti, ecc....ma anche per la pelle.
Degli esempi sono la glicerina e il sorbitolo.
La Glicerina è un liquido viscoso, incolore, miscibile con acqua e alcol, solubile in acqua, alcool e acetone in qualunque proporzione, insolubile in etere, cloroformio e oli grassi. La glicerina si ottiene come sottoprodotto nel processo di saponificazione dei grassi o per idrolisi degli stessi: viene dapprima concentrata e subisce il processo di purificazione, con asportazione degli acidi grassi residui e impurezze. La glicerina è fortemente igroscopica, quindi in grado di assorbire l'umidità dell'aria, indipendentemente dal variare delle condizioni di umidità atmosferica. Rappresenta l’umettante più usato in ambito cosmetologico ed è ben tollerata dalla cute. A basse concentrazioni è utile per preservare il prodotto dalla disidratazione, a dosaggi elevati svolge un’ottima attività idratante e plastificante nei confronti dell’epidermide e, se utilizzata in percentuale elevata all’interno del prodotto (oltre il 40%), può esplicare anche un’attività conservante. La glicerina è da ritenere dunque, dal punto di vista tecnologico e dermatologico, una sostanza polifunzionale e sicura. Il limite della glicerina è il tocco appiccicoso, che aumenta proporzionalmente alla concentrazione utilizzata in formula.
- creme mani: dal 10 al 20% tenendo conto del fatto che ad alte percentuali corrisponderà un maggior effetto riparatore della pelle rovinata, ma anche una minore assorbibilità del cosmetico;
- creme corpo: tra il 5 e il 10% tenersi più bassi quando si sa che si deve sudare, tipo in palestra o simili;
- creme viso: tra il 3 e il 5% mantenersi sul 3% nei cosmetici per pelle grassa, sul 5% per pelle secca;
- sieri acquosi viso: tra il 3 e l'8%, tenersi bassi se si è in presenza di pelle grassa, o nella stagione estiva, più alti in inverno, e in presenza di pelle secca.
In fase acquosa.
Il Sorbitolo è un alcol a sei atomi di carbonio appartenente alla categoria dei polioli, quindi funzionalmente assimilabile ai comuni glucidi. Il sorbitolo trova ampio spazio in campo alimentare come dolcificante acariogeno ed ipocalorico; Il sapore è fresco e piacevole, ma cosa ancor più importante è la capacità del sorbitolo di donare consistenza al prodotto, trattenendo l'umidità e migliorandone la conservazione (inibisce lo sviluppo di lieviti, muffe ed altri microrganismi).
Il sorbitolo è anche un ingrediente comune di dentifrici, collutori e di alcuni cosmetici, a cui conferisce un aspetto morbido e pastoso. Come eccipiente, trova inoltre spazio nell'industria farmaceutica per le già citate proprietà igroscopiche e dolcificanti.
http://www.my-personaltrainer.it/cosmetici/umettanti.html
http://www.aroma-zone.com/aroma/Fiche_glycerine.asp
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