giovedì 12 luglio 2012

GLOSSARIO OLEOSO

PREMESSA
Con diligenza ci spalmiamo la faccia con gli isoflavoni della soia e i polifenoli dell’uva, determinati a combattere ossidazione e radicali liberi.
A volte però, immersi con dedizione in queste pratiche, un dubbio ci assale e la mente si smarrisce.
Perché questi nemici da combattere e questi preziosi alleati della nostra bellezza non li abbiamo mai visti e, a pensarci bene, non sappiamo neppure esattamente cosa sono.
E se guerra ha da essere, è meglio conoscere bene il nemico e gli alleati.
Ecco un sintetico glossario per guardare in faccia i famigerati radicali liberi, i misteriosi bioflavonoidi e gli inossidabili, è proprio il caso di dirlo, polifenoli.

Bioflavonoidi
Presenti nella frazione insaponificabile di molti oli, appartengono alla famiglia dei polifenoli e sono il prodotto del metabolismo di molte piante.
Il loro ruolo fondamentale nei cosmetici e per la bellezza della nostra pelle è quello di bloccare i fenomeni ossidativi.

Fitosteroli 
Sono steroli vegetali con una struttura molto simile a quella del colesterolo.
Si ritrovano nella frazione insaponificabile di molti oli e vanno ad agire sul collagene, che dopo una certa età comincia a scarseggiare o a formare legami che lo sclerotizzano e il risultato è una pelle decisamente meno elastica.
Ebbene, i fitosteroli vanno proprio a stimolare la produzione di nuovo collagene, con indubbi vantaggi per l’aspetto della nostra pelle.

Idrocarburi 
Sono più conosciuti per essere i costituenti di base del petrolio, ma, poiché sono composti organici a base di carbonio e idrogeno, costituiscono una famiglia vastissima.
Si ritrovano anche nella frazione insaponificabile dell’olio: karitene, laurano, pristano, soialene sono solo alcuni di quelli che troverete.
Il più conosciuto e importante in cosmetica è probabilmente lo squalene dalle ottime proprietà idratanti.
Molti oli essenziali sono costituiti da idrocarburi ciclici.

Ossidazione
E' una reazione chimica cruciale per la nostra bellezza e la nostra salute.
Chi ha ricordi scolastici di chimica può cercare di riportare alla mente le ossidoriduzioni: reazioni fra due sostanze in cui una cedeva e l’altra acquisiva elettroni, formando un legame che le rendeva più stabili.
Proprio questa reazione è alla base di moltissimi fenomeni: dalla ruggine, al fuoco, all’invecchiamento della nostra pelle.
Il responsabile primo di tutte le rughe e le atonicità è l’ossigeno, a cui per essere veramente tranquillo e pacifico mancano due elettroni.
A tutti è ben chiaro che l’ossigeno ci è indispensabile per vivere e che le nostre cellule hanno bisogno di essere ben ossigenate, ed è anche da tener presente che le reazioni ossidative sono necessarie al nostro organismo, perché l’energia liberata è utilizzata per il metabolismo delle
cellule, tuttavia è altrettanto vero che oltre un certo limite tali reazioni diventano dannose. Già potenzialmente instabile, l’ossigeno, stimolato da fattori esterni (soprattutto dal sole, ma anche dal fumo, dallo stress o dall’età), dà inizio a una reazione ossidativa: si appropria di elettroni di idrogeno da una molecola di acido grasso polinsaturo, che diventa a sua volta un radicale.
In preda all’incompletezza, quest’ultimo dà il via a un’altra reazione, a cui ne segue un’altra e un’altra ancora.
Ecco, gli antiossidanti servono proprio a interrompere o a prevenire questa pericolosa catena. Il principale rischio della perossidazione lipidica è la distruzione dei grassi della membrana cellulare.
Le cellule sono così attaccate dai radicali liberi e vengono danneggiate, fino a creare danni molto gravi al DNA, dando origine a una mutazione delle cellule che può portare anche al tumore. In realtà la mutazione del DNA è un fenomeno piuttosto frequente e le cellule sono attrezzate per fronteggiarla, riparando i danni prodotti.
È evidente che più frequenti sono gli attacchi al DNA, più le cellule possono faticare nella loro azione riparatrice, fino ad essere sopraffatte.
Ma fermiamoci alla bellezza: oltre alla distruzione dei lipidi, i radicali liberi
coinvolgono nell’ossidazione anche quelle sostanze che mantengono elastica e turgida la nostra pelle, come il collagene, sclerotizzandolo.
La perdita di elasticità fa in modo che le rughe si insedino indelebilmente.
Una pelle elastica, quando si smette di corrugare la fronte, torna alla distensione originaria, una pelle ossidata no, porta le tracce di questa contrazione.
Ecco perché è giusto bere litri di tè verde, strafogarsi di ribes nero, inghiottire Omega 3, e chi più ne ha più ne metta.

Polifenoli
Sono composti a base di fenoli, combinati in strutture più o meno complesse, prodotti dal metabolismo secondario di moltissime piante.
Sono nostri alleati perché sono antiossidanti e sequestrano i radicali liberi, bloccando le reazioni ossidative che invecchiano la nostra pelle.
Sono circa 5000, impossibile quindi citarli tutti, ma quando sentirete parlare di antocianidine, floretina, leucoantocianidine, procianidine, proantocianidine, piconogenoli, tannini, è ai polifenoli che dovete pensare.

Radicali liberi
Sono atomi o molecole che possiedono uno o più elettroni spaiati, pur essendo capaci di esistenza indipendente.
È come se si sentissero incompleti: per essere in equilibrio, a queste sostanze mancano elettroni, sono quindi instabili e facilmente danno il via a una reazione ossidativa (vedi Ossidazione) che può fornire loro gli elettroni mancanti.
Sono radicali liberi molti ioni metallici presenti nell’organismo, come il ferro, il rame,
lo zinco, il cromo, il nichel, il titanio, il manganese, il cobalto.
Sono radicali dell’ossigeno e dell’azoto: l’anione superossido, i radicali idrossilici, l’ossido nitrico.
L’ossigeno stesso può diventare un radicale.
Non tutte le sostanze che danno il via all’ossidazione sono radicali: l’ozono (formato da tre molecole di ossigeno), il perossido di idrogeno (l’acqua ossigenata, cioè H2
O2), l’acido ipocloroso sono fra queste.
I radicali liberi hanno anche una funzione positiva: per esempio proteggono l’organismo dall’attacco di alcuni tipi di batteri, inviano segnali ormonali, o ai neurotrasmettitori.
E le sostanze che favoriscono l’ossidazione, i pro-ossidanti, svolgono anche un ruolo positivo, per esempio i radicali lipidici sono utili al metabolismo, l’ossido nitrico interviene nella sintesi e nel rimodellamento osseo, la vitamina K è importante nella coagulazione del sangue.
Non vanno quindi demonizzati, ma tenuti severamente a bada a colpi di antiossidanti.

Terpeni
Sono degli idrocarburi e sono i costituenti principali della resina di molte piante e degli oli essenziali, a cui conferiscono il caratteristico profumo.
Per questo si trovano anche nella frazione insaponificabile di molti oli.
Rappresentano anche i precursori biosintetici degli steroli e del colesterolo.
Molti aromi usati nei cosmetici o nei profumi sono derivati da terpeni o sono terpenoidi naturali.

Vitamine
Le conosciamo molto bene e sono composti organici molto differenti fra loro, quello che li accomuna è l’essere essenziali per la nostra salute e la nostra sopravvivenza.
E nel loro nome, che significa ammina della vita, gli scienziati infusero questa consapevolezza. Nell’olio troveremo soprattutto le vitamine liposolubili: A, E, D, K a cui si aggiunge la F, l’unione di Omega 3 e Omega 6.

http://www.stampalternativa.it/liberacultura/books/SENZA%20TRUCCO%20INTERNOK.pdf

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